Chi siamo

Siamo un gruppo di cittadini aversani convinti che quello che sta accadendo in Giappone è la conferma drammatica, cui nessuno di noi avrebbe voluto assistere, del fatto che il nucleare a prova di incidenti non esiste, che la sicurezza delle centrali atomiche è una favola alla quale gli italiani non crederanno”
Non esiste un nucleare sicuro. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali.
[Carlo Rubbia]

venerdì 22 aprile 2011

LEGGETE ATTENTAMENTE E DIFFONDETE!!

[italia] ‘E ora?’ Alfiero Grandi spiega cosa succede con l’emendamento del governo

“Il Governo ha tirato fuori il coniglio dal cappello e ha presentato al Senato un emendamento che ha chiaramente l’obiettivo di evitare il referendum sul nucleare, infatti abroga le norme che costituivano il corpo centrale del quesito referendario.
Tuttavia il testo dell’emendamento non è limpido”. Alfiero Grandi, uno dei portavoce del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, spiega cosa succede adesso, dopo l’approvazione al Senato del decreto legge ‘omnibus’ che contiene il presunto stop al nucleare.
“E’ solo un tentativo poco nobile di coprire la clamorosa ritirata del Governo? Forse”, dice. “E’ un tentativo di tenersi aperta una strada futura? Può essere, anche se messa così conferma solo che il Governo non ha ancora capito cosa è accaduto a Fukushima”.  Anche il rinvio a decisioni europee, sottolinea, “sembra ignorare che l’Europa non è in grado di decidere per il nucleare, fino ad ora a solo preso atto che c’era in una parte di paesi”.
Comunque, dopo l’approvazione del decreto legge, modificato con l’emendamento al Senato, “perché queste modifiche diventino legge debbono essere approvate nello stesso testo alla Camera. Se la Camera cambia il testo la legge dovrebbe tornare al Senato per l’approvazione definitiva”. Le Camere hanno 60 giorni in tutto per convertire il decreto in legge: fino al 30 maggio.
Poi il testo deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale “e solo a quel punto la Cassazione potrà giudicare se i quesiti referendari sono stati assorbiti dalle modifiche legislative”. Quindi, sottolinea Grandi, fino a quel momento, “la mobilitazione referendaria deve essere mantenuta in piedi”. Perché, avverte, “di fronte a qualunque incidente di percorso non ci possiamo permettere di rischiare che si arrivi al referendum impreparati”. Basti ricordare, aggiunge, “che anche la propaganda referendaria sul nucleare potrà continuare fino a quando ci sarà la sentenza ufficiale della Corte di Cassazione”.
In altre parole “non è il Ministro Romani , né il Governo, che può decidere se il referendum ci sarà oppure no. Questo giudizio può darlo solo la Cassazione. Senza dimenticare che ci sono altri importanti referendum in gioco: ricordo ad esempio la nostra alleanza con i 2 referendum per l’acqua pubblica”.
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martedì 19 aprile 2011

Dichiarazione di Alfiero Grandi Presidente Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare


 Il Governo abroga il nucleare che aveva voluto, è un risultato del movimento antinucleare, mantenere la vigilanza fino al risulatato certo
Il Governo ha capito che al referendum sul nucleare del 12/13 giugno andava sotto. Dopo avere lungamente dimostrato incapacità di comprendere la gravità dell’incidente della centrale nucleare in Giappone il Governo ora ha presentato al Senato un emendamento al decreto legge sulla moratoria che cancella le normative precedenti sul nucleare.
Questo nuovo e opposto orientamento del Governo, che modifica radicalmente quelli precedenti, è un importante risultato del movimento referendario che ha sviluppato una larga e unitaria iniziativa per votare SI al referednum del 12/13 giugno con l’obiettivo di cancellare la legge sul nucleare voluta ad ogni costo dal Governo in spregio al referendum del 1987.
Il Governo cerca oggi di evitare il giudizio dei cittadini abrogando da solo le norme che aveva voluto ad ogni costo.
Il giudizio sul tentativo del Governo, per ora bloccato, di riportare il nucleare in Italia resta drasticamente negativo. Il Governo ha fatto dichiarazioni gravi ed irresponsabili.
Acquisiamo questo risultato che appartiene a quanti hanno condotto una ferma battaglia contro il ritorno del nucleare in Italia.
Tuttavia va anche detto che il Governo ha presentato un emendamento ad un decreto legge che per diventare legge dello Stato deve essere definitivamente convertito in legge prima dal Senato e poi dallla Camera nello stesso testo e quindi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, tutto questo non prima del 20/25 maggio.
Solo a quel punto si saprà se ci sono con sicurezza gli estremi per fare giudicare dalla Corte che sono venute meno le ragioni del referendum abrogativo sul nucleare. Fino a quel momento deve continuare la vigilanza del movimento referendario per avere la piena garanzia che le ragioni del referednum sono effettivamente venute meno. Queso può anche aiutare gli altri referendum che invece si terranno regolarmente il 12/13 giugno.
19/4/2011

 

[comunicato] Appello alla commissione di vigilanza: Approvare subito il reglamento per il referendum

[comunicato] Appello alla commissione di vigilanza: Approvare subito il reglamento per il referendum

No ai giochi tattici sulla pelle della democrazia, no alle divisioni pagate dagli italiani che, a due mesi dai referendum di giugno, conoscono ancora in pochi la data e le ragioni di quell’appuntamento”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ – oltre 70 associazioni unite a sostegno del referendum anti-nucleare – rivolge un appello ai componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai, che dopo lo stallo della scorsa settimana tornano domani ad affrontare il regolamento per la comunicazione politica sul referendum.
“Non sarebbero accettabili altri rinvii dell’approvazione – si legge nella nota del Comitato – sono passate due settimane dall’indizione dei referendum: due settimane sciupate ai fini dell’informazione degli italiani”. Le associazioni protestano contro “la quasi totale assenza di attenzione da parte del servizio pubblico”. A rischio c’è, affermano, “il diritto dei cittadini a far sentire la propria voce su materie – quella nucleare in testa – che li vedono sensibili e ampiamente schierati contro le norme vigenti”.
“Confidiamo – conclude il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ – che maggioranza e opposizione arrivino già domani all’approvazione del regolamento”.

mercoledì 13 aprile 2011

Riunione Comitato SI per Fermare il nucleare.

Questa sera 13/04 il Comitato Vota SI per fermare il nucleare si riunirà alle 18.30 presso la sede ECODEM/PD a piazza municipio.
A 2 mesi dal referendum è chiara a tutti la necessità di organizzare in maniera più razionale e soprattuto capillare l'azione sul territorio.
Lanciamo a tutte le associazioni, i partiti, i singoli cittadini un appello alla partecipazione perché il 12 e 13 Giugno si possa allontanare definitivamente lo spettro del nucleare.
Vi aspettiamo.

lunedì 11 aprile 2011

Domenica 10 un successo!

Tanti sostenitori hanno visitato il gazebo del comitato Aversa Vota Si per fermare il nucleare.
La campagna per il SI continua senza sosta.
Prossimo appuntamento organizzativo presso la sede ECODEM/PD previsto per il giorno 13 Aprile alle 18.30
DOmenica 17 di nuovo tutti in piazza!
IL 12 E 13 GIUGNO
VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE!!

giovedì 7 aprile 2011

Cesa Rinasce aderisce al comitato.

Con una lettera del vice presidente Enrico D'Agostino l'associazione CESA RINASCE aderisce al comitato Aversa Vota SI per fermare il nucleare.

Gli amici di CESA RINASCE saranno con noi domenica in piazza municipio dalle 9.30 alle 13.00 per sostenere le ragioni del SI per fermare il nucleare.

Buon lavoro a tutti!!